Kintsugi, l’arte di riparare con l’oro

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Il Kintsugi è una tecnica artistica, nata in Giappone e diffusa in tutto il mondo, che utilizza i materiali preziosi (l’oro tra tutti) per “restaurare” un oggetto rotto: i frammenti vengono saldati insieme e le linee che delimitano le fratture vengono “spolverate” con la polvere d’oro e rimangono quindi visibili (quasi come cicatrici). L’oro va quindi ad impreziosire la delicata e fragile bellezza di questo oggetto che diventa la sua nuova forma di perfezione.

Questa tecnica richiede abilità, calma e pazienza

Ben presto supera i confini del semplice concetto artistico per diventare base della filosofia Zen, che vede nel Kintsugi l’insegnamento a non vergognarsi delle proprie ferite, ma “abbracciarle” perchè sono ciò che ci rendono unici.

In questo senso figurato, la rottura non rappresenta una fine, ma un nuovo inizio: occorre pazienza, cura e abilità per “riparare” una situazione danneggiata (processo di guarigione da una ferita emotiva) e farla diventare più forte, più bella e più preziosa di quanto non fosse prima di andare in frantumi.

Questo ci insegna l’importanza della fragilità per crescere attraverso le nostre esperienze dolorose, fino a valorizzarle per capire che sono proprio queste a renderci unici e preziosi.

RELAZIONICristian Montà